Esplorazione.net
Esplorazione.net
 

Precedente Avventura Avventura n° 038 Prossima Avventura

Passo del Nefelgiù dal lago di Morasco al Rifugio Margaroli

Traccia GPS da Morasco al Nefelgiù - Dal Passo al Rifugio Margaroli - Mappa Mappa

La Val Formazza si trova a nord ovest del lago Maggiore, chiamato anche Verbano, e la si raggiunge percorrendo l'autostrada per Gravellona Toce, una derivazione della Milano Laghi che si ricongiunge con la Milano/Torino in direzione Alessandria. Le indicazioni riportano Arona come primo casello da oltrepassare e la strada costeggia per un certo tratto il lago, visibile negli scorci liberi da gallerie. Si prosegue seguendo il corso dell'autostrada finché si trasforma in Strada Statale del Sempione.

Superata l'uscita di Domodossola, occorre fare attenzione alle indicazioni per le Valli Formazza e Antigorio, in direzione di Crodo. Oltrepassata la famosa cittadina, nota per le sue acque minerali, si prosegue in direzione Baceno fino ad incontrare Premia, dove abbiamo già illustrato una precedente escursione agli Orridi di Uriezzo.

La strada prosegue in direzione nord fino al bivio per Devero, dove invece seguiremo le indicazione per la Cascata del Toce. Superato il ponte sul Toce, continuiamo fino all'abitato di Riale, punto di partenza anche per un'escursione al Lago Kastel e al Bacino del Toggia.

Stavolta invece continuiamo fino a raggiungere la base della diga di Morasco, dov'è presente un ampio parcheggio, riservato in parte al soggiorno dei camper. Da qui è possibile intraprendere le Escursioni per il Rifugio Busto Arsizio e per il Passo del Gries ma, stavolta invece, la nostra destinazione è il Passo del Nefelgiù che unisce la Val Formazza col Vallone del Vannino.

Guardando la diga, imbocchiamo la gippabile che sale a sinistra, in direzione del Rifugio Bim Se al Lago, lo superiamo e continuiamo a camminare fino ad incontrare un cartello di divieto di transito e le indicazioni per la nostra meta. Come tempi di percorrenza, vengono segnalate 2 ore e 10 minuti, ma in realtà inpiegheremo tre ore. La strada è in buone condizioni e sale per larghi tornanti, aggirando la cresta da nord, fino a mostrarci la valle da cui siamo arrivati, compreso il grosso albergo e il parcheggio accanto alla cascata del Toce.

Quando la gippabile si riaffaccia verso il Gries, incontriamo un simpatico laghetto che riflette il cielo grigio tra il verde dei prati. Sotto di noi possiamo ammirare l'intero bacino di Morasco da una posizione insolita.

Dopo un'ora di cammino, raggiungiamo l'Alpe Nefelgiù. La vista sul passo è coperta dalle nuvole, ma confidiamo in un raggio di sole che possa mostrarci cosa ci aspetta più avanti.

Superata la baita, ci teniamo sulla parte destra dei pascoli, dove intravediamo una traccia. Guadiamo il torrente saltando sui sassi, incolonnati appositamente in linea retta, e riprendiamo a salire, seppur dolcemente, tra le mucche che ruminano. Alla fine dei prati, la montagna cambia aspetto all'improvviso e si mostra in tutta sua crudezza.

Ora si sale con decisione tra le rocce e la neve, mantenendoci sulla parte destra del tracciato, pur senza riuscire a intravedere la meta.

Quando cominciamo a chiederci se sia logico proseguire con questa scarsa visibilità, il cielo si apre e la montagna si mostra. Voltiamo indietro lo sguardo e ci appare l'intera vallata sotto le nuvole. Seppur a tratti, possiamo chiaramente distinguere il Bacino del Toggia e il Lago Kastel. Davanti a noi invece, la roccia emerge dalla nebbia e ci indica la via.

Gli ultimi metri li faccio col cuore in gola, mi piego sul pendio ma non mi spezzo, e alla montagna come sempre mi inchino in segno di profondo rispetto.

Raggiunto il Passo a 2.566 mt, il panorama cambia rapidamente volto. Davanti a noi appare il Lago Vannino in tutto il suo splendore. Alle nostre spalle Il Toggia e il Kastel e giù, più in basso, il Lago di Morasco a completare questa incredibile visione d'alta quota.

Il tempo totale di salita è stato di 3 ore, piccole soste comprese. Ne servono 2 e mezzo per tornare al parcheggio davanti alla diga ma è possibile proseguire per raggiungere il Rifugio Margaroli sulle sponde del Lago del Vannino.

La prima parte della discesa verso il vallone è sassosa, ma presto si apre su larghi prati fioriti e di colpo ci appare sulla destra anche il lago Sruer a completare una visione di insieme decisamente spettacolare.

Si segue il corso del torrente fino ad infilarci nella strettoia rocciosa dove troviamo fango e detriti che devono essere affrontati con attenzione, ma il sentiero torna ben presto ad essere comodo e facilmente percorribile fino a concederci la vista del Rifugio Margaroli che si staglia sulla sinistra, sopra la possente diga del Vannino.

Il tempo di percorrenza dal Passo del Nefelgiù al Rifugio è di circa 50 minuti, ma per il ritorno bisogna calcolarne almeno 80 per la risalita. E' possibile anche continuare la discesa verso Valdo, dalla seggiovia del Sagersboden ma si rende poi necessario un passaggio in auto o su mezzi pubblici per raggiungere il punto iniziale di partenza sul lago di Morasco. Traccia GPS c

Abel Wakaam

 

Inserisci il nome di un luogo da cercare - Elenco Rifugi - Elenco Laghi
Tutte le parole Almeno una parola Una frase