Isola di Minorca - Photo Album
Cala Escorxada
- Cala Macarelleta
- Sant Tomàs
- Camì de Cavalls
L'isola di Minorca è la più selvaggia dell'arcipelago
delle Baleari ed è anche la più vicina all'Italia,
essendo situata a circa 350 km a ovest della Sardegna. La si raggiunge
con un volo da Milano Malpensa in un'ora e trenta minuti. Il motivo
di questa scelta si chiama Camì de Cavalls, un antichissimo
sentiero lungo 186 chilometri che costeggia l'intera isola, attraversando
numerose zone naturalistiche a protezione totale. Le viste panoramiche
e il contatto assoluto con la natura fanno di questo sentiero un
percorso ideale per gli amanti del trekking e permette di raggiungere
le spiagge più nascoste dell'isola in un susseguirsi di visioni
spettacolari.
L'origine del Camì de Cavalls è abbastanza
confusa. Negli antichi scritti non si trova nessun decreto di Re
o Generali che ne autorizzino la costruzione, però è
certo che nel XVIII secolo esistesse già un sentiero che
percorreva tutta la costa dell'isola, con funzione fondamentale
di difesa dagli attacchi dei popoli invasori. E' probabile che uno
scritto del Generale Richard Kane, risalente alla prima metà
del 1700, facesse riferimento al Camì de Cavalls,
in cui si legge: "il cammino Reale che passa vicino alla costa,
deve essere annualmente segnalizzato, nel mese di marzo, con rami
verdi e a poca distanza tra loro. Le segnalazioni saranno a carico
di chi abita nel tramo del sentiero in questione. E se la rotta
del sentiero, si distacca troppo dalla costa, bisognerà provvedere
perchè si avvicini il più possibile al mare, sempre
con caratteristiche tali da permetterne la percorrenza a cavallo".
Nel 1961, un decreto legge del Governatore Militare di Minorca,
decretò la fine dellutilizzo militare del sentiero,
e diede inizio al suo utilizzo come demanio pubblico.
Il mio consiglio è quello di trovare alloggio nella parte
centrale a sud dell'isola, lungo la spiaggia di Sant Tomàs,
così da poter raggiungere di volta in volta il tratto da
percorrere. Inoltre, proprio in quest'area, sono situate le calette
più suggestive e da qui partono i collegamenti per le maggiori
località con un servizio di autobus locale. La strada principale
attraversa Minorca da Mahòn a Ciutadella
e si dirama proprio in corrispondenza delle spiagge. Ottimo sarebbe
il noleggio di un'auto privata, così da potersi muovere in
piena libertà.
La prima passeggiata di assaggio possiamo intraprenderla da Sant
Tomàs in direzione di Son Bou, per raggiungere
la spiaggia omonima che resta appartata rispetto a quella di partenza,
punto di accesso degli hotel della zona. E' così possibile
ammirare le formazioni calcaree che scendono verso il mare in un
contrasto di colori che va dal rosso, al giallo ocra, fino al verde
delle vegetazione che si rispecchia nel blu intenso delle acque.
All'interno della Cala di Son Bou si estende una zona umida
d'acqua dolce, popolata di volatili di ogni specie che si lasciano
facilmente avvicinare perché non hanno alcun timore nei confronti
dell'uomo.
In direzione opposta a San Bou, si trova invece la spiaggia
sabbiosa di Binigaus che, alla fine dell'abitato di Sant
Tomàs, si estende verso ovest fino a raggiungere il folto
della macchia mediterranea. Da Sa Barrequeta hanno inizio
diverse ramificazioni del Camì de Cavalls, la più
interessante porta a Cala Escorxada in circa 75 minuti di
cammino. E' un'escursione che consiglio vivamente agli amanti della
natura perchè si svoglie lontana da ogni forma di civiltà.
Da una parte si può osservare il mare e dall'altra i pascoli
dove non è difficile incontrare i bellissimi cavalli di razza
Minorchina che brucano in piccoli gruppi le sterpaglie tra le zolle.
Il sentiero è sempre ben marcato dai tipici paletti di legno
squadrato e gli scorci tra la vegetazione sono soltanto il preludio
della caletta che si apre ben presto davanti ai nostri occhi.
Cala Escorxada è forse la più selvaggia della
spiagge di Minorca, probabilmente perché è
tra le più difficili da raggiungere, essendo lontana dalle
località turistiche più conosciute. E' necessario
portare con sé l'acqua e tutto il necessario perché
non ci sono servizi di nessun genere. Poco più avanti c'è
Cala Fustan, più piccola e con molte alghe sulla battigia,
ma questo particolare potrebbe essere soltanto una fenomeno del
momento. Proseguendo sul Camì de Cavalls si incontra
Cala Trebalùgher, anch'essa molto riservata, e Cala
Mitjana. Quest'ultima è raggiungibile facilmente dalla
più conosciuta Cala Galdana, completamente circondata
da costruzioni turistiche e abbracciata da due alte costiere rocciose
da cui si gode di una vista spettacolare su tutta la baia. A Cala
Galdana ci si arriva direttamente in auto e può essere
anche un buon punto di partenza verso due calette complementari:
Cala Macarella e Cala Macherelleta. La prima è
attrezzata con servizi e ristorante che si affaccia direttamente
sulla spiaggia, mentre la seconda, più piccola e nascosta,
è un vero angolo di paradiso.
Cala Macherelleta è segnalata come spiaggia per naturisti,
ma Minorca è nota per la sua assoluta libertà di costume
e, tranne sulle spiagge di fronte agli hotel, ognuno si comporta
come meglio crede senza mai imporrre agli altri il proprio punto
di vista in materia di nudismo.
A mio parere, Cala Macherelleta è la più
bella spiaggia di Minorca, sia per colore e limpidezza dell'acqua
che per il contesto scenico in cui è racchiusa. Il breve
sentiero che la separa da Cala Macherella è in alcuni
tratti sopraelevato e da la possibilità di effettuare fotografie
dall'alto di tutta la baia.
Proseguendo ancora verso ovest, si raggiunge Cala Turqueta,
un altro angolo di rara bellezza, riparato da un alto costone di
roccia.
Questa parte dell'isola, da Sant Tomàs alla punta
sud/ovest di Tamarinda, è sicuramente la zona più
suggestiva di Minorca, ricca di calette di sabbia bianca che si
incuneano nel verde brillante della macchia mediterranea col verde
smeraldo delle proprie acque cristalline.
Il Camì de Cavalls prosegue inesorabile lungo la
costa e porta diritto a Cala Es Talaier, meritevole di una
sosta per un bagno rigeneratore.
Qui la vegetazione è costituita da bassi cespugli spinosi
che si miscelano in mille sfumature di incredibile dolcezza.
Poco più avanti lungo il percorso, si incontra Cala San
Saura, una doppia grande baia dal fondale basso e tranquillo.
Un discorso a parte merita il nord dell'isola, decisamente diverso
sia per colori che per vegetazione. Un esempio per tutti è
Cala Pregonda, dalla sabbia color ocra, circondata da rocce
che vanno dal giallo al violaceo.
Molto particolare è anche il sentiero di avvicinamento a
questa spiaggia, consigliata nelle ore precedenti il tramonto.
Prima di lasciare Minorca, è consigliabile una visita a
Ciutadella, l'antica capitale dell'isola e ad un piccolo
borgo di pescatori, situato nel comprensorio di Sant Lluìs,
nella zona sud/ovest dell'isola.
La particolarità di questo paesino che si chiama Binibèquer
(Binibeca) sono le sue case, completamente bianche, con tutti gli
infissi color marrone. Negli stretti vicoli tortuosi si legge costantemente
la preghiera di fare silenzio.
E' impossibile raccontare Minorca a parole perché
presenta una così ampia varietà di luoghi, completamente
diversi tra loro, che ci vorrebbero decine di pagine per illustrarli
tutti. Il compito di questo articolo, corredato dall'album fotografico
sottostante, ha come unico scopo quello di incuriosirvi e, nel contempo,
darvi alcune delle informazioni basilari sugli angoli più
caratteristici da scoprire.
Di certo, questa è un'isola che resta nel cuore!
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