Traccia GPS da Le Casset al Lac de la Douche
Col d'Arsine
Lac d'Arsine
Per raggiungere questa meravigliosa zona sulle Alpi francesi bisogna
oltrepassare il passo del Monginevro, dopo aver percorso
una buona parte della Val di Susa, provenendo da Torino. La città
di riferimento è Briancon che manteniamo sulla nostra
sinistra per poi accedere a La Salle les Alpes e continuare
sulla strada principale fino alla cittadina di Le Casset.
Poco prima di entrare nel simpatico paesino, si trova un comodo
parcheggio dove lasciare l'auto e intraprendere con decisione l'escursione
che ci porterà fino al Lac de la Douche, sul sentiero
GR54 che costeggia il Petit Tabuc, uno degli affluenti della
Guisane.
La prima parte del percorso si snoda per 4 chilometri in un fitto
bosco di larici, risalendo il corso del fiume per colmare i 400
metri di dislivello che ci portano sino ai 1900 di altitudine del
Lac de la Douche. Lo percorriamo in un'ora circa, sempre
al riparo dal sole, in quella che appare come una scampagnata senza
nessun tipo di difficoltà alla scoperta del Parc National
des Ecrins. Soltanto l'ultimo tratto attraversa un pianoro erboso
che ben presto si affaccia sulle acque azzurre di questo piccolo
lago, incastonato tra le montagne: traccia GPS
Da qui in poi, però, la salita si fa subito ripida, almeno
per la prima parte d'attacco del sentiero che deve superare 250
metri di dislivello in meno di un chilometro. Dall'alto, la vista
del lago che rimane sulla nostra sinistra, ci è comunque
di conforto.
La salita avviene per stretti tornanti e attraversa una zona pietrosa
che conduce lentamente verso quello che appare come un vero e proprio
scollinamento che sembra sempre sul punto di arrivare alla fine,
senza però raggiungerla mai.
Quando la ripida salita ha finalmente termine, riappare all'improvviso
il fiume, mostrandoci la selvaggia bellezza di questa valle. Tra
le rocce grigie esplode il verde dei cespugli bassi, da cui emerge,
come in una cartolina d'altri tempi, l'azzurro incantato dell'acqua.
Dopo lo strappo iniziale, adesso la salita è più
lenta e gradevole e ci regala numerosi scorci sulle pozze formate
dallo scorrere lento del Petit Tabuc. La prima meta di questa
tratta è Le Chalets d'Arsine a quota 2.200 metri di
altitudine.
Qui ci fermiamo per una breve pausa e per ammirare questo minuscolo
invaso, sui cui troneggia un enorme masso, facilmente raggiungibile
attraverso un guado.
Riprese le forze, riprendiamo anche la salita che si snoda sulla
destra del laghetto ed aumentiamo lentamente la quota fino a raggiungere
i 2.348 metri di altitudine del Col d'Arsine: traccia GPS
Qui è possibile arrivare anche dal Col du Lautaret
su un tracciato di circa 3 ore: traccia GPS
La nostra meta però si trova più in alto, in un punto
imprecisato sulla sinistra, oltre un ammasso pietroso che non lascia
ben sperare per la salita, tutta esposta al sole e senza punti di
riferimento precisi. Più avanti, il gorgoglio del fiume ci
lascia supporre che la direzione che abbiamo intrapreso sia davvero
quella giusta.
Servono una trentina di minuti su di un sentiero impervio per raggiungere
il Lac d'Arsine... anche se sarebbe più corretto indicarlo
al plurale perché, di fatto, i laghi sono due, separati da
un piccolo canale artificiale che ne impedisce la tracimazione nei
momenti di maggior scioglimento del ghiacciaio antistante: traccia
GPS
Qualche foto di rito ed il tempo di un fugace pranzo al sacco.
A quota 2.451 metri di altitudine non ci sono ripari dal sole cocente
e, per tutto il percorso, non è disponibile nessuna fonte
d'acqua potabile. Occorre quindi attrezzarsi in modo conveniente
con frutta e bevande in quantità abbondante.
Per la discesa optiamo per una via alternativa in fuori pista,
seguendo il corso del fiume che scende nella valle. Di solito, questa
scelta si rivela un azzardo, ma avendo piena visibilità sul
corso del torrente e sulle difficoltà che si prospettano,
possiamo tranquillamente rischiare questa opzione, nella speranza
di incrociare qualche traccia già battuta.
Anche questa volta la fortuna ci assiste e la montagna ci regala
degli scorci spettacolari da una prospettiva difficilmente fruibile
se avessimo scelto di rientrare attraverso il solito percorso. Duecento
metri più in basso, quando la pendenza si addolcisce, incrociamo
un sentiero appena accennato e lo seguiamo mantenendo il corso del
torrente sulla sinistra, ipotizzando di guadarlo più avanti,
nelle vicinanze di le Chalets d'Arsine, dove siamo certi
della presenza di un ponticello di legno per averlo incontrato durante
la salita: traccia GPS
Dopo esserci illuminati di immenso di fronte alle anse sinuose
del Petit Tabuc, raggiungiamo di nuovo il grosso masso che
si rispecchia nelle sue acque cristalline, proprio dove pensavamo
di arrivare, e riprendiamo il sentiero a ritroso che ci riporterà
verso Le Casset.
L'intero percorso, anche se lungo, non presenta alcuna difficoltà
tecnica, ma è rivolto ad escursionisti allenati a percorrere
i 18 km su cui si snoda, con un dislivello di quasi 1.000 metri.
Sono consigliate delle buone scorte di acqua ed alimenti a base
di frutta.
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