Traccia GPS dall'Alpe Devero al Lago delle Streghe e Codelago
- Mappa
La
Val Formazza si trova nord ovest del lago Maggiore, chiamato anche
Verbano, e la si raggiunge percorrendo l'autostrada per Gravellona
Toce, una derivazione della Milano Laghi che si ricongiunge con
la Milano/Torino in direzione Alessandria.
Le
indicazioni riportano Arona come primo casello da oltrepassare e
la strada costeggia per un certo tratto il lago, visibile negli
scorci liberi da gallerie. Si prosegue seguendo il corso dell'autostrada
finché si trasforma in Strada Statale del Sempione.
Superata l'uscita di Domodossola, occorre fare attenzione alle
indicazioni per la Valli Formazza e Antigorio, in direzione di Crodo.
Oltrepassata la famosa cittadina, nota per le sue acque minerali,
si prosegue in direzione Baceno. La strada prosegue in direzione
nord fino al bivio che divide le due diramazioni della valle. A
destra si prosegue per le Cascate del Toce, mentre a sinistra si
imbocca la derivazione per l'Alpe Devero.
Si sale subito sugli stretti tornanti che scalano la montagna,
l'asfalto presenta vari rattoppi ma nessuna seria difficoltà,
almeno fino ad una lunga galleria, scarsamente illuminata e con
la volta rocciosa, da cui scendono rivoli d'acqua d'estate e ghiaccio
d'inverno.
Vi consiglio di usare molta prudenza e perché a causa della
tortuosità del tracciato non si intravede l'uscita, dove
vi aspetta un salto d'asfalto non indifferente.
A
questo punto avete due scelte, parcheggiare l'automobile nella piazzola
sterrata che si trova tra la galleria e la cascata, oppure proseguire
per qualche tornante e cercare di raggiungere i parcheggi superiori
dell'Alpe Devero.
Nel
primo caso si può percorrere un bel sentiero che attraversa
il fiume sul ponticello e vi porterà a destinazione in circa
un'ora, nel secondo invece dipende esclusivamente dall'orario in
cui siete arrivati; se avete superato le 10 del mattino, trovare
posto più avanti è solo una questione di fortuna.
Nel
caso siate mattinieri, si pagano 5 Euro e si prosegue lungo i tornanti
fino a raggiungere la sbarra del divieto di accesso che si trova
all'imbocco del paese, quindi si fa manovra e si parcheggia negli
appositi spazi sulla destra, preparando l'auto per la discesa.
Pochi passi per raggiungere la piana di Devero, e più precisamente
la Località "Ai Ponti" da dove si dipartono i principali
sentieri escursionistici della zona.
La prima tappa è Crampiolo e decidiamo per il sentiero che
si diparte sulla destra e prosegue nel bosco costeggiando per qualche
tratto il torrente. In una trentina di minuti raggiungiamo la nostra
meta, quindi oltrepassiamo il fiume e ne seguiamo il percorso mantenendolo
sulla destra.
La segnalazione per il Lago delle Streghe è poco visibile,
ma tutti ne sanno indicare la via perché è una delle
mete più conosciute. E' importante arrivare molto presto
o sarà impossibile realizzare delle buone fotografie col
pieno di turisti sulle rive. La stradina parte sulla sinistra e
attravera i campi. In dieci minuti il simpatico laghetto si mostra
ai nostri occhi con le sue acque davvero cristalline.
E' possibile affettuare il giro completo, solitamente
antiorario, per apprezzare meglio i riflessi del fondo.
Quando comincia ad arrivare gente, per me è il momento di
abbandonare il campo, ritornare sui miei passi e puntare con decisione
verso il Lago grande di Devero o Codelago.
Risaliamo faticosamente il fiume fino alla diga, che manteniamo
sulla destra, quindi imbocchiamo il sentiero che si snoda tra i
larici. All'inizio è in piano e rasenta l'acqua di colore
blu scuro, poi sale in costa senza mai presentare pendenze di rilievo.
L'intero giro non presenta alcuna difficoltà,
ma occorre tenere presente che occorrono almeno 2 ore con passo
svelto... e molto di più se ci si ferma in continuazione
ad ammirare lo splendido panorama.
Oltrepassata una sassaia, il sentiero sfocia in piano,
in un bel bosco, si oltrepassa un ruscello attraversando un tipico
ponte di tronchi e si arriva all'Alpe Codelago a quota 1.880. Sono
passati 50 minuti da quando siamo partiti da Crampiolo.
Quando si arriva alla fine del lago, la natura si
fa più dura... rocciosa, ma subito d'incanto si apre un paesaggio
nuovo e lo sguardo si allarga alle montagne circostanti.
Qualche minuto di meritato riposo sulla vecchia panca
di legno, addossata alla pietra di una casupola abbandonata, e poi
bisogna riprendere il cammino per tornare a Crampiolo.
Lo facciamo sull'altra sponda del lago, sicuramente
meno selvaggia e più turistica. E' un modo per meglio definire
l'escursione girando attorno a questo specchio d'acqua davvero incantevole.
Devo ammettere che i panorami del Devero sono davvero
spettacolari, ma bisogna spostarsi dai circuiti classici su cui
si accalcano i numerosi turisti che qui giungono in quantità
esagerata.
Il mio consiglio è di arrivare in loco la mattina presto,
così da avvantaggiarsi su chi giungerà soltanto in
un secondo tempo. Portatevi il pranzo al sacco e abbondate con le
bevande... i ristoranti sono sempre affollati e si trovano tutti
nella piana di Crampiolo dove non ha senso restare con le bellezze
da esplorare nei dintorni.
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