Per
arrivare in Val Sarentino è consigliabile percorrere l'autostrada
per il Brennero ed imboccare l'uscita di Bolzano Sud. Dal casello
è possibile seguire le indicazioni per Sarentino e, in ogni
caso, occorre continuare diritto per via Torricelli, via Siemens,
via Antonio Pacinotti, e via Galileo Galilei.
Si
gira a destra per via Roma, poi subito a sinistra per Ponte Roma.
Seguire quindi le indicazioni di nuovo a destra per viale Trieste
e proseguire diritto sulla via Armando Diaz fino alla piazza IV
Novembre. Svoltando a destra si incontra la via Sarentino e la statale
Ss508 che si inoltra nella valle in direzione di Vipiteno.
Superato
l'abitato di Sarentino ed alcune sue piccole frazioni, si seguono
le indicazioni per San Martino sulla destra e si sale fino ad arrivare
nella parte inferiore del paese a 1492 metri di altezza.
Si
attraversa l'abitato sulla strada principale fino a raggiungere
il parcheggio superiore di Barnstub dov'è possibile lasciare
l'auto davanti al ristorante panoramico.
Le indicazioni per il sentiero si trovano alla destra dell'ingresso
della funivia, accanto al cartellone che riporta la mappa delle
piste di sci e slittino.
Si sale immediatamente lungo la stradina asfaltata che gira dietro
il ristorante seguendo le scritte Am Toten ed Herz Jesu, quindi
si prosegue fino ad incontrare il primo grande sentiero sterrato
che costeggia il bosco sul ciglio della valle.
In
mancanza di altre indicazioni, occorre mantenere la destra lungo
la via che s'inoltra tra gli alberi costeggiando il fiume, fino
a superare il corso d'acqua con un ponte carrozzabile.
Al
bivio successivo si mantiene ancora la destra e si sale con decisione
per un centinaio di metri finché, di colpo, la strada si
trasforma in sentiero e, superato un guado, ci conduce fino ad ponticello
di tronchi.
Da
questo momento si risale trasversalmente il pendio per portarsi
lentamente in quota in un bosco fitto e spesso umido, dove è
facile incontrare passaggi acquitrinosi da superare con cautela
per via del fango e dei sassi scivolosi.
Ben
presto il folto della foresta lascia spazio ad un pianoro soleggiato,
racchiuso da numerosi steccati e filo spinato per proteggere in
recinto le mandrie di cavalli aveglinesi al pascolo in altura.
Superato il primo cancello, occorre fare attenzione ai segnali
rosso/bianco dipinti sulle rocce perchéè facile perdere
la traccia tra i numerosi cespugli che spuntano dalle rocce, in
particolare in prossimità del superamento di un ruscello
dove è consigliabile mantenere la sinistra del pendio.
Al
cospetto del secondo cancello che racchiude lo steccato ci ritroviamo
nella parte più ardua del percorso perchè il sentiero
comincia a salire mostrandoci le creste rocciose che fanno da corona
all'altopiano.
Raggiungiamo
ben presto una grande malga con diversi recinti e la superiamo sulla
destra, ammirando dall'alto le verdi acque del Schwarzsee, un laghetto
montano in cui si specchiano le nuvole affacciate tra le alte cime.
Per qualche tratto possiamo respirare ma, superato lo steccato,
la pista s'inerpica con durezza verso i 2186 metri della cresta
rocciosa, dove riusciamo ad intravedere la chiesetta di Am Toten.
Dopo circa 2 ore di marcia, ora non ci resta che l'ultima fatica.
Oltre il dosso è possibile rifocillarsi presso una piccola
malga.
Dal
momento della partenza abbiamo superato un dislivello di oltre 600
metri, quindi consigliamo l'escursione a chi possiede buone doti
di resistenza.
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