Traccia GPS da Piancavallo al Monte Morissolo
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Per arrivare a Piancavallo è consigliabile percorrere l'autostrada
per Gravellona Toce e prendere l'uscita per Verbania. Proseguire
quindi verso il lago, superando la prima indicazione per Mergozzo,
per poi incontrare la grande rotonda sulla strada provinciale, che
occorre superare continuando diritti. Oltre che per Verbania, bisogna
tener presenti i cartelli che indicano Premeno e le segnalazioni
per l'Istituto Auxologico Italiano di Piancavallo, punto di partenza
del sentiero per il Monte Morissolo.
Una volta raggiunto l'Ospedale, lo si supera, si oltrepassa il
parcheggio recintato sulla sinistra e si continua fino ad incontrare
una strada sterrata che parte dietro la chiesa. Potete parcheggiare
l'auto nel piccolo spiazzo da cui parte la strada gippabile, oppure
nelle piazzole asfaltate che si trovano qualche decina di metri
più avanti.
Come inizio del sentiero, tenete comunque presente il campanile
e tenetevi a ridosso della rete metallica che segna il confine nord
dell'Istituto. Dopo qualche metro, una sbarra metallica impedisce
di accedere alla strada sterrata con auto e moto.
Da questo punto, il percorso è praticamente in piano e,
dopo un tratto iniziale tra gli alberi, si snoda con un lungo traverso
sul pendio esposto della montagna. La carreggiata è larga
e priva di protezioni, ma non sussistono pericoli di sorta.
Terminata la parte nel bosco, il sentiero si affaccia sul Lago
Maggiore, concedendo panorami di rara bellezza.
Dopo 25 minuti di passeggiata, la cima del Morissolo si staglia tra
le nuvole ed il cielo azzurro. Sembra un monte come tutti gli altri,
ma la vegetazione rigogliosa della sua cima rocciosa nasconde un
segreto.
La postazione in caverna di Monte Morissolo fu costruita tra il
1916 e il 1918. Le ampie sale sotterranee dovevano ospitare una
batteria di cannoni a canna rigata, in acciaio, che poteva sparare
proiettili di 80 kg ed aveva una gittata di 14 km. Le feritoie puntano
a nord/est, a protezione della Val Canobbina e della strada costiera
del Lago Maggiore. Dal tunnel principale si sale con una scaletta
all'osservatoio, anch'esso scavato nella roccia, e dotato di 4 feritoie.
Sulla vetta c'era uno spiazzo per un cannoncino.
L'ingresso all'area fortificata avviene attraverso una serie di
cancellate in ferro, senza serrature, che si prega di chiudere alle
proprie spalle. Tra i diversi sbarramenti, ci si muove in una specie
di trincea che si affaccia direttamente nel vuoto. L'effetto visivo
è stupefacente.
Il cunicolo principale è parzialmente illuminato, ma si
consiglia di attrezzarsi con una torcia elettrica, perchè
il sistema è temporizzato e sarebbe complicato muoversi nell'oscurità
più totale in caso di spegnimento accidentale.
Dopo un breve tratto diritto, ci si trova ad un bivio. Tenendo
la sinistra, si possono visitare le tre sale delle cannoniere, mentre
a destra si raggiunge la scaletta di pietra che sale alla torretta.
Da qui, gli ufficiali potevano controllare l'esito del cannoneggiamento
e apportare la correzione di tiro per centrare il bersaglio prestabilito.
A metà dell'ultimo tratto della scaletta, si apre un piccolo
sentiero, accessibile tra lo spazio lasciato vuoto dal corrimano
in ferro. Questa parte del percorso è un po' più complicata
e richiede molta attenzione perché alcuni passaggi sono molto
esposti e poco adatti a chi soffre di vertigini.
Si sale sulle rocce seguendo i segnali bianchi e rossi e si arriva
davanti alle feritoie della torretta, per poi salire ancora in direzione
delle tre croci.
Ma le sorprese non sono ancora finite! Dopo aver ammirato il panorama
che spazia da Arona fino a Luino e Locarno, in un susseguirsi di
cime mozzafiato, si prosegue per una decina di metri verso la parte
più alta e, superata una strettoia nella roccia, ben segnalata
dalla solita vernice bicolore, si raggiunge la vera cima del Monte
Morissolo a 1.311 metri.
La vista si apre a 360 gradi e, per aiutare i neofiti, si possono
consultare due mappe plastificate che riportano i nomi delle principali
montagne del circondario.
Per il ritorno, è possibile imboccare il sentiero che scende
nel bosco e che ci riporterà nello spiazzo antistante l'ingresso
dell'area fortificata.
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